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Thot
Pan
Riassumiamo ora tutta la scienza con principii:
L'analogia è
l'ultima parola della scienza e la prima della fede.
L'armonia è
nell'equilibrio, e l'equilibrio sussiste per l'analogia dei contrarii.
L'unità assoluta è
causa suprema ed ultima delle cose. Ora questa unità non può essere nè una
persona nè tre persone: è una causa, ed è la causa per eccellenza. <<Causa causarum>>.
Per avere
l'equilibrio è necessario dividere ed unire; dividere per i poli e riunire per
il centro.
Ragionare sulla
fede vuol dire distruggerla, fare del misticismo in filosofia è un attentato
alla ragione.
La ragione e la
fede mutuamente si escludono per natura, e si uniscono per analogia.
L'analogia è il
solo possibile mediatore fra il visibile e l'invisibile, fra il finito e
l'infinito. Il dogma è ipotesi sempre ascendente di un'equazione che si può
impostare.
Per l'ignorante
l'ipotesi è affermazione assoluta mentre l'affermazione assoluta è l'ipotesi.
Vi sono nella scienza
delle ipotesi necessarie e chi cerca di realizzarle ingrandisce la scienza
senza sminuire la fede, poiché dall'altro lato della fede v'ha infinito.
Si crede ciò che
si ignora ma che la ragione vuole si ammetta. Definire l'oggetto della fede e
circoscriverlo è dunque formulare lo sconosciuto. Le professioni di fede sono
formule dell'ignoranza e delle aspirazioni dell'uomo; i teoremi della scienza
sono monumenti delle sue conquiste.
L'uomo che nega
Dio è un fanatico come quello che pretende di definirlo. Ordinariamente si
definisce Dio dicendo tutto ciò che egli non è[1].
L'uomo immagina
Iddio per una analogia del meno al più; ne risulta che la concezione del Dio
presso l'uomo è sempre quella di un uomo infinito che fa dell'uomo un Dio
finito. L'uomo può realizzare ciò che crede senza la misura di ciò che sa, in
ragione di ciò che ignora, e fa tutto ciò che vuole nella misura di ciò che
crede ed in ragione di ciò che sa.
L'analogia dei
contrari è il rapporto della luce all'ombra, della vetta all'abisso, del pieno
al vuoto. L'allegoria, madre di tutti i dogmi, è la sostituzione dell'impronta
al suggello, delle ombre alla realtà; è la menzogna della verità e la verità
della menzogna.
Non si inventa un
dogma; si vela una verità e si produce l'ombra a riparo degli occhi indeboliti.
L'iniziatore non è un impostore, ma un rivelatore, cioè, secondo il significato
della parola latina revelare, un uomo che nuovamente vela; esso
è il creatore di una nuova ombra.
![]() |
Michael Maier, Atalanta Fugiens, Emblema XXVII |
L'analogia è
chiave di tutti i segreti della natura e sola ragion d'essere di tutte le
rivelazioni; ecco la ragione per cui tutte le religioni sembrano scritte in
cielo e in tutta la natura! Questo deve necessariamente essere poiché l'opera
di Dio è il libro di Dio e in quello ch'egli scrive si deve vedere
l'espressione del suo pensiero, e di conseguenza dell'essere suo, giacché noi
lo concepiamo solo come pensiero supremo. Dupuis e Volney non hanno veduto che
un orribile plagio nella splendida analogia che avrebbe dovuto condurli a
riconoscere la cattolicità, cioè a dire l'universalità del dogma primitivo,
unico, magico, cabalistico ed immutabile della rivelazione per analogia.
L'analogia dà al
mago tutte le forze della natura, l'analogia è la quintessenza della pietra
filosofale, il segreto del moto perpetuo, la quadratura del circolo; essa è il
tempio che riposa su due colonne JAKIN e BOHAS, la chiave del Grande Arcano, la
radice dell'albero della vita, la scienza del bene e del male.
Trovare la scala esatta
delle analogie nelle cose apprezzabili della scienza è fissare le basi della
fede e impadronirsi così della bacchetta dei miracoli. Esiste un principio, una
formula rigorosa che è il grande arcano; il saggio non lo cerca, ché già lo ha
trovato, mentre il volgo sempre ne va in traccia, ma non lo troverà giammai.
La trasmutazione
dei metalli si opera materialmente e spiritualmente con la chiave positiva
delle analogie[2].
La medicina
occulta non è che l'esercizio della volontà applicata alla sorgente stessa
della vita, a quella luce astrale la cui esistenza è un fatto e il cui moto è
conforme ai calcoli di cui la scala ascendente e discendente è il grande arcano
magico.
L'arcano
universale, ultimo ed eterno segreto dell'alta iniziazione, è nei tarocchi
rappresentato da una giovane nuda che tocca la terra con un solo piede, tiene
in mano una bacchetta magnetica e sembra correre in una corona sostenuta da un
angelo, da un'aquila, da un bue e da un leone. Questa figura è fondamentalmente
analoga al cherubino di Jekeskiel e al simbolo indiano di Addhanari, analogo
all'Adonai di Jekeskiel che noi comunemente diciamo Ezechiele.
Le note sono mie.
Queste pagine sono
tratte dall'ultimo capitolo del Dogma
dell'alta magia, un classico dell'occultismo di .
Eliphas Levi (1810-1875), considerato il fondatore del
neo-occultismo.
La sua figura e la sua dottrina si riallacciano all'antica
tradizione occulta idealmente iniziata da Bolo di Mendes, alchimista ed
agronomo vissuto nel IV sec. A.C. (o forse nel III-II sec. A.C.) le cui opere
sono andate quasi integralmente perdute. Ex sacerdote e rivoluzionario del '48,
Levi rese popolare il termine occultisme con le sue opere e il suo
stile gotico, sebbene spesso manchi di rigore (tanto che Vulliaud[3] molto severamente
definirà le sue argomentazioni cabalistiche "frottole lepide e
bizzarre"), è molto evocativo.
Fondò una Revue
philosophique et religieuse vietata
poi nel 1858.
I principi base su cui poggia l'occultismo sono tre:
- la Realtà e l'Uomo sono costituiti da una parte visibile, indagabile con
mezzi fisici e da una parte
invisibile (occulta)
indagabile con mezzi appositi, messi a disposizione dalle scienze occulte.
Levi, nel Dogma tiene comunque a precisare che non
esiste un vero e proprio mondo invisibile ma solo organi più o meno sviluppati
per esplorarlo; ma considerando il limite esplorativo determinato dallo
sviluppo medio degli 'organi di senso' di un individuo (che non ha studiato e
praticato l'occultismo), è come
se esistesse un mondo
invisibile.
- l'occultista
riesce a chiarire questa Realtà e far emergere in toto le sue caratteristiche
- una volta
raggiunto questo livello gnoseologico l'occultista rivela (in senso etimologico) questi
insegnamenti.
Altri articoli sull'occultismo in questo blog:
http://www.ternario.net/2011/11/talismani-astrologici-e-quadrati-magici.html
http://www.ternario.net/2011/03/qualche-nota-su-un-maestro.html
Altri articoli sull'occultismo in questo blog:
http://www.ternario.net/2011/11/talismani-astrologici-e-quadrati-magici.html
http://www.ternario.net/2011/03/qualche-nota-su-un-maestro.html
[1] Da
notare che l’occultismo, al di là dei fraintendimenti a cui si è arrivati
oggigiorno, si inquadra tutto sommato nel monismo (seppur modificato) prevedendo
l’esistenza di Dio e non si dedica al culto di entità demoniache “Il demonio è la morte che si maschera delle
vesti usate dalla vita” (Dogma dell’alta magia, pag.132).
[2]
Esplicita dichiarazione sulla natura dell’alchimia. Essa non è solo ed
esclusivamente una via di trasformazione interiore ma la trasmutazione materiale ne rappresenta il naturale
complemento.
[3] La kabbale juive, 1923
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