Cari lettori siamo ormai siamo prossimi al fatidico 21 dicembre 2012,
giorno in cui, secondo il calendario maya, dovrebbe concretizzarsi un
evento che darebbe origine ad una discontinuità
storica di proporzioni planetarie da
alcuni interpretata come la fine del mondo come noi lo conosciamo.
In
un precedente articolo ho spiegato perché a mio avviso l'Astrologia
non avvallerebbe questa tesi.
L’essere
umano si è sempre interrogato su quale sia il destino ultimo della
propria specie, della Terra e dell’Universo (escatologia), è un
desiderio che fa parte della nostra intima natura.
Questa
aspirazione di conoscenza frammista ad un timore reverenziale di un
indecifrabile futuro si è concretizzata nel corso dei secoli con
profezie su una fine del mondo più o meno imminente.
Passiamone
in rassegna alcune:
-
992: fine del mondo secondo l’eremita Bernardo di Turingia, che
terrorizzò l’intera Europa col pretesto che quell’anno il giorno
del concepimento di Gesù (25 marzo) fosse coincideva con la
ricorrenza della sua morte (il Venerdì santo), ed il tutto era pure
rafforzato da una eclissi di Sole. Molti credettero a questa profezia
al punto che scapparono verso le montagne.
-
31 dicembre 999: fu considerata da molti la data della fine del
mondo, per l'elevato valore simbolico e la frequenza con cui ricorre
il numero 1000 nelle Scritture.