Il
corpo umano è costituito da diversi organi ubicati ciascuno in uno specifico
distretto.
Ognuno
di essi svolge le funzioni cui è deputato.
Sappiamo inoltre che gli organi, anche i più distanti, si influenzano
reciprocamente mediante un network connettivo
al punto che agire su uno di essi significa spesso provocare degli insospettati
effetti su di un altro.
Ciò che è in alto è come ciò che
è in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto, per fare il miracolo
della Cosa Unica[1].
Questo
principio fondamentale stabilisce che l’Uomo (il microcosmo) è come l’Universo (il macrocosmo), cioè
sono analoghi, ovverosia funzionano alla stessa maniera.
Il
Cosmo è solo apparentemente un assembramento disordinato di strutture (organi),
così’ come lo è di primo acchito il corpo umano; agendo nella maniera corretta
su un settore dell’Universo si
possono ottenere effetti su un altro settore,
effetti che possono essere previsti sul piano quali-quantitativo.
Scopo
del Mago è entrare in possesso di questo sapere ed utilizzarlo correttamente,
giungendo così alla coscienza totale dell’Essere, il miracolo della Cosa Unica, cioè la Prima Relazione.
Dunque
l’Organismo Universale è caratterizzato da forze
che lo pervadono nella sua interezza. Si tratta delle Forze Magiche. Esse seguono pur tuttavia delle leggi.
C’era
un tempo in cui le stirpi umane conoscevano appieno queste leggi e sapevano
dominarle.
Ad
un certo punto successe qualcosa che
determinò la perdita di questa conoscenza.
Qualcuno
cominciò a raccogliere il riflesso di quel primo splendore mantenendo vivo il
ricordo delle Forze attraverso delle
immagini che confluirono spesso nel mito.
Le
Forze Magiche sono sette.
Esse
non sono benefiche o malefiche. Non sono ostili o amiche dell’Uomo.
Esse preesistono al genere umano e pertanto qualsivoglia tentativo di applicazione di una categoria morale ad esse è privo di senso.
Esse preesistono al genere umano e pertanto qualsivoglia tentativo di applicazione di una categoria morale ad esse è privo di senso.
La
magia è un modo di sentire il mondo.
Il
mago greco più famoso fu Apollonio di Tiana.
Il grande Geber (l'alchimista Jābir ibn Hayyān) , autore del convoluto Libro delle pietre, lo chiamava Balinas.
Nessun commento:
Posta un commento