Infanzia ed adolescenza
Osho, al secolo Chandra Mohan Jain, nacque nel 1931 a casa
dei nonni materni a Kuchwada, un piccolo villaggio del Distretto di Raisen del
Madhya Pradesh in India. Suo padre era un mercante di stoffe ed ebbe 11 figli,
di cui Osho era il più grande.
I suoi genitori, Babulal e Saraswati, giainisti
della corrente Teranpanthi, gli consentirono di vivere con i nonni materni fino
all’età di 7 anni. Osho ammette che
questo fatto ha avuto un' importante influenza sul suo sviluppo caratteriale dal
momento che sua nonna decise di impartirgli un’educazione improntata al
principio della massima libertà e limitando parecchio l’apporto nozionistico
affinché il bambino fosse il più spensierato possibile.
All’età di 7 anni, dopo la perdita del nonno, Osho si
trasferì a Gadarwara per vivere con i suoi genitori. Osho rimase molto
impressionato dalla morte del nonno e anche a seguito di altri due successivi
lutti (la sua fidanzatina d’infanzia e suo cugino Shashi) la preoccupazione per
la morte e le sue conseguenze rimasero tra i suoi pensieri per tutta l’infanzia
e l’adolescenza.
Dal carattere ribelle, fu un ottimo studente e un oratore formidabile
. Osho divenne ben presto un oppositore del teismo e in quel periodo si
interessò di ipnosi e aderì per breve tempo al socialismo.
Gli anni dell'università e prime
conferenze: 1951-1970
In questi anni Osho cominciò a parlare pubblicamente durante
l’incontro annuale organizzato dalla comunità giainista Teranpanthi, il Sarva Dharma Sammelan, che si teneva a
Jabalpur, e continuò a parteciparvi fino al 1968. Secondo i suoi genitori Osho
avrebbe dovuto sposarsi e infatti loro facevano pressione affinché il figlio
contraesse il matrimonio, tuttavia Osho si è sempre opposto.
Successivamente Osho renderà noto di aver ottenuto il Risveglio (illuminazione spirituale) il
21 marzo 1953, all’età di 21 anni, mentre era seduto sotto un albero nel
giardino Devtal a Jabalpur.